Vi abbiamo già raccontato i possibili scenari per le ltd inglesi dopo la Brexit. Oggi vogliamo provare a capire insieme quali potrebbero essere le conseguenze per l’Italia se Londra diventasse un vero e proprio paradiso fiscale; non solo quelle riguardanti l’uscita dell’Inghilterra dall’UE, attesa a fine gennaio, ma soprattutto quando cambieranno gli accordi commerciali tra l’UE e la Gran Bretagna.
Lo spunto ci arriva da una ricerca rivoluzionaria condotta un paio di mesi fa da alcuni ricercatori delle facoltà di Berkley e Copenaghen che per la prima volta hanno misurato in modo minuzioso le conseguenze dei paradisi fiscali sui bilanci pubblici delle principali economie. Lo studio ci guida a comprendere meglio anche i rischi che la Brexit presenta per l’ltalia. Secondo i ricercatori Zucman, Tørsløv e Wier, ogni anno i paradisi fiscali in Belgio, Malta, Olanda, Irlanda, Lussemburgo, Cipro sottraggono all’erario italiano qualcosa come sei miliardi di euro: in sostanza un euro su cinque di entrate dall’imposta sugli utili delle società sparisce insieme ai trattamenti di favore che questi Paesi garantiscono alle aziende.
Tenendo conto che Boris Johnson ha ipotizzato la trasformazione di Londra in un paradiso fiscale, è evidente che anche l’economia italiana verrà coinvolta. Il primo ministro britannico prospetta poche tasse per le multinazionali estere, un discreto segreto bancario e una certa elasticità sulle regole. Questo scenario viene supportato da molti dei finanziatori di origine indiana, malese o cinese di Hong Kong che hanno sostenuto la sua campagna elettorale (tra l’altro, il ministro del Tesoro di Johnson, Sajid Javid, è un ex trader di origine asiatica a lungo basato a Singapore per Deutsche Bank). Anche il presidente Donald Trump è favorevole a questa opzione: minacciando sanzioni contro la Francia che vuole tassare le Big Tech, gli Stati Uniti offrono protezione a ogni paradiso fiscale europeo che permette ad aziende americane come Google o a Facebook di fare ottimi affari nelle loro sedi fiscali.
Questo per l’Italia e gli altri grandi produttori industriali d’Europa significa altri soldi sottratti alle casse dello stato. Tuttavia, di fronte a questo rischio, abbiamo uno strumento: se mancano le garanzie, il nostro Paese può impedire gli accordi per l’accesso della Gran Bretagna al mercato europeo, e sicuramente non sarebbe la sola nazione ad opporsi.
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