Mel Stride, il presidente conservatore dell’influente comitato di selezione del Tesoro, ha recentemente esortato il cancelliere del Regno Unito ad affrontare i problemi dei dirigenti delle società ltd e delle piccole imprese con pacchetti di sostegno economico ad hoc.
Secondo Stride, sebbene le misure del Governo aiuteranno milioni di persone, alcune categorie potrebbero esserne state tagliate fuori e per questo bisogna prevedere un ulteriore aiuto. I proprietari-direttori di piccole aziende pagate tramite dividendi, infatti, non possono accedere allo stesso livello di sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti o autonomi. Inoltre, è stata criticata la lentezza nell’erogazione dei prestiti di emergenza.
Come riportato dal Financial Times, in una comunicazione scritta alla commissione, il cancelliere Sunak ha risposto che “Purtroppo non possiamo garantire la protezione di ogni azienda e di ogni famiglia. Tuttavia, la nostra risposta economica pianificata mira ad essere il più completa possibile, fornendo un sostegno più rapidamente possibile a coloro che ne hanno bisogno”.
Qual è la problematica principale che rende difficile offrire aiuti economici alle società ltd inglesi? Innanzi tutto non è facile distinguere i dividendi che gli amministratori percepiscono dalle proprie società da quelli percepiti su altri investimenti, come le azioni. Ciò rende problematica la progettazione di uno schema di aiuti pensati per gli amministratori.
Una delle possibilità per la commissione è quella di perseguire un’idea suggerita da IPSE, l’Associazione dei Professionisti Indipendenti e dei Lavoratori Indipendenti, volta a fornire fondi di emergenza ai direttori delle società ltd attraverso un modello “pay now, claw back later”.
In pratica, i direttori delle aziende dovrebbero autodichiarare il loro reddito medio da dividendi in modo da ottenere un sostegno economico pari all’80% del reddito a cui possono accedere i lavoratori autonomi e i lavoratori PAYE. Ovviamente, se il dipartimento responsabile della riscossione delle imposte scoprisse un rigonfiamento delle cifre, avrebbe il diritto di reclamarle con le relative sanzioni.
Le preoccupazioni sono molte e il dibattito parlamentare è ancora aperto, continuate a seguire il nostro blog per ulteriori aggiornamenti.