Conto offshore: aumentano le richieste da Hong Kong

Conto offshore: aumentano le richieste da Hong Kong

Ancora una volta Hong Kong è sotto i riflettori dei media locali e internazionali. La recente approvazione della controversa proposta di legge sulla sicurezza nazionale da parte dell’Assemblea nazionale del popolo della Cina, ha infatti scatenato una nuova ondata di polemiche.

La nuova norma permetterebbe alle autorità cinesi di avere maggiore controllo sulla regione amministrativa e, per numerosi hongkonghesi, ciò significa non solo più repressione, ma anche maggiori preoccupazioni finanziarie. Non stupisce dunque il fatto che molti cittadini scelgano di portare all’estero il proprio denaro.

Fonti vicine all’agenzia britannica Reuters hanno segnalato infatti un picco di richieste per l’apertura di un conto offshore provenienti proprio da Hong Kong. Per alcune banche come HSBC e Standard Chartered l’aumento è stato addirittura del 25-30%.

Queste domande si aggiungono alle preoccupazioni per la fuga di capitali dal centro finanziario asiatico, che è stato bersagliato dalle proteste a favore della democrazia nell’ultimo anno, e accentuano i timori per la liquidità dei beni, dato che la nuova legge infiamma le tensioni sino-americane.

Solo qualche settimana fa il presidente Trump aveva annunciato la fine dello statuto speciale concesso a questo territorio, proprio in seguito all’approvazione della legge sulla sicurezza. Pur non nominando un obiettivo specifico per le sanzioni, gli Stati Uniti avevano affermato che avrebbero influenzato “l’intera gamma di accordi che abbiamo con Hong Kong”. 

La possibile fine dei privilegi economici e commerciali ha dunque spinto i cittadini di Hong Kong a interrogarsi sul futuro delle proprie finanze e, di conseguenza, a valutare di aprire un conto offshore. I Paesi più richiesti sembrano essere Singapore, Sydney, Taiwan, ma anche la Gran Bretagna. L’aumento di richieste di rinnovo per i passaporti nazionali britannici d’oltremare, e la decisione del Paese di offrire un potenziale rifugio ai quasi 3 milioni di persone che ne hanno diritto, ne sono una prova.

Non è la prima volta che le banche estere affrontano un’impennata di richieste di questo tipo. Era già successo lo scorso Luglio, quando la giurisdizione di Hong Kong era stata minacciata dal disegno di legge sull’estradizione. 

Insomma, di fronte a leggi locali troppo severe, i vantaggi di avere un conto offshore sono ancora più evidenti. Contattaci per saperne di più!