Società offshore: in aumento gli investimenti fantasma

Società offshore: in aumento gli investimenti fantasma

Secondo un rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e del Fondo monetario internazionale, gli investimenti diretti esteri superano i 40.000 miliardi di dollari. Una recente stima tuttavia, segnala che circa 15.000 miliardi (il 40% del totale) sarebbero costituiti dai cosiddetti “investimenti fantasma” e avrebbero collegamenti con le società offshore.

Gli investimenti diretti esteri (FDI) si sono rivelati una prospettiva allettante per moltissimi Paesi in quanto incentivano lo sviluppo a livello economico, garantendo un aumento produttivo e un incremento del tasso di occupazione complessivo. 

A partire dalla crisi del 2008, la percentuale di “ghost investments” è aumentata dal 30% al 40% del totale degli investimenti esteri, segno che l’instabilità economica che ha caratterizzato il panorama socioeconomico a livello globale ha spinto numerosi investitori a puntare tutto su società offshore, il più possibile al sicuro da controlli e sistemi fiscali aggressivi.

Secondo uno studio dell’Università di Amsterdam, circa il 40% dei profitti delle multinazionali va a finire nei paradisi fiscali come investimenti fantasma, attraverso società “veicolo” situate all’interno dei centri offshore. La loro funzione è quella di ridistribuire il ricavato delle imprese di grandi dimensioni, per ridurre l’imponibile nel Paese in cui è situata la sede legale dell’azienda. 

Il fenomeno è in crescita nonostante sia stato registrato dal 1985 al 2018 un calo della tassazione sui profitti delle imprese dal 49% al 24%: le sfide del mercato contemporaneo, insieme alla minaccia di una recessione economica nell’era post Covid, sono motivazioni più che sufficienti per decidere di tentare la strada dei paradisi fiscali. 

Ad aver registrato un aumento decisivo di investimenti fantasma sono principalmente Paesi Bassi e Lussemburgo, seguiti da Isole Vergini britanniche, Hong Kong, Isole Cayman, Svizzera, Bermuda, Singapore, Irlanda e Mauritius.

I Paesi in questione offrono numerose attrattive per le aziende che desiderano investire i propri capitali in società offshore: contattaci e scopri quali potrebbero essere i vantaggi per il tuo business all’interno dei paradisi fiscali.