Aprire società all'estero: cos’è il profit shifting? | Paradisi Fiscali

Aprire una società all’estero: il “profit shifting” in Europa

Il concetto di profit shifting, ovvero lo spostamento dei profitti per pagare meno tasse, si lega spesso alla pratica di aprire società all’estero, seguendo una serie di step che permettono, anche all’interno della stessa Unione Europea, di godere di benefici fiscali che a volte sembrano in contrasto con il principio di solidarietà previsto dai trattati.

Molti Paesi comunitari permettono infatti, tecnicamente, un’elusione fiscale in virtù della cosiddetta “Direttiva Madre-Figlia”. Essa prevede che “il pagamento dei dividendi da parte di una società figlia stabilita in uno Stato membro alla società madre stabilita in un altro stato UE non sconti alcun prelievo nel Paese della società figlia”.

Volta ad eliminare la doppia tassazione, di fatto questa direttiva apre la strada a una serie di agevolazioni fiscali: se si opera in un Paese ma si mandano gli utili in altro e questo non impone tasse, il vantaggio risulta palese.

Com’è possibile aprire una società all’estero in quest’ottica? Come accennavamo, ci sono dei precisi step da seguire.

Innanzitutto occorre identificare il Paese più adatto alle proprie esigenze, quello in cui stabilire la sede fiscale in virtù della tassazione più bassa. Per rimanere in Europa si possono valutare paesi come Lussemburgo, Olanda, Cipro, Malta,  Belgio e Irlanda, che garantiscono diversi vantaggi alle società che vi hanno sede, per esempio la definizione di trattamenti fiscali ad hoc attraverso i tax ruling o l’applicazione di forti deduzioni e detrazioni che riducono la base imponibile e le tasse.

Un altro step necessario è fare in modo che le transazioni economiche all’interno di un gruppo multinazionale siano del tutto gestite da una controllata con sede in un paradiso fiscale. Infine, basta accertarsi che tutto sia fatturato in un Paese estero con fiscalità agevolata.

Ma quanto vale il profit shifting in Europa?
Per capire il giro di affari basti pensare che ogni cento euro di profitti spostati fuori da un singolo Paese europeo, ottanta finiscono nei paradisi fiscali della stessa Unione.

Sono numerosi gli imprenditori che hanno deciso di aprire una società all’estero o spostare la propria sede fuori dall’Italia spinti dalla ricerca di benefici economici, facciamo qualche esempio.

Exor, degli Agnelli, ha sede fiscale in Olanda, la Holding Ferrero International S.A. ha sede legale e fiscale in Lussemburgo e la finanziaria che la controlla è a Montecarlo, la Ferrari ha sede legale in Olanda e fiscale in Italia dove, però, gode di regime fiscale agevolato. La Perfetti Van Melle ha sede fiscale e legale in Olanda, la Campari ha spostato da poco la sede legale in Olanda, la Luxottica dal 2006 ha sede in Lussemburgo.

Se anche tu vuoi aprire una società all’estero, richiedi una consulenza ai nostri esperti.