Quali obblighi ci sono per chi ha un conto corrente estero?

Quali obblighi ci sono per chi ha un conto corrente estero?

Sul nostro sito abbiamo più volte parlato di quali siano le procedure per l’apertura di un conto corrente estero e di come esso vada debitamente dichiarato al fisco italiano.

Oggi vorremmo soffermarci su alcuni punti e chiarire meglio quali sono gli obblighi fiscali a cui si è soggetti in quanto possessori di conti al di fuori dei confini nazionali. Innanzitutto va chiarito che sono soggetti a monitoraggio fiscale:

  • le persone fisiche
  • le società semplici e i soggetti equiparati residenti in Italia
  • gli enti non commerciali

Sono esonerati in generale i frontalieri e i diplomatici.

Gli altri soggetti sopra indicati sono tenuti alla compilazione del quadro RW nel modello UNICO, attraverso il quale si adempie all’obbligo di monitoraggio fiscale delle attività finanziarie detenute all’estero.

È bene ricordare che, secondo l’art. 5, d.l. 167/90, l’omessa o infedele compilazione del quadro RW comporta una sanzione pecuniaria piuttosto salata, che va dal 3% al 15% dell’importo non dichiarato.

Nel quadro va indicato il valore iniziale e il valore finale dei conti correnti esteri posseduti da contribuente o di cui abbia avuto la disponibilità, per esempio, di deleghe al prelievo. Per le persone fisiche è necessario indicare la giacenza media.

L’obbligo del quadro RW non è previsto per depositi e conti correnti esteri il cui valore massimo complessivo raggiunto nel periodo d’imposta non supera i 15.000 euro. Tuttavia, l’obbligatorietà permane se la consistenza media supera i 5.000 ai fini del calcolo dell’IVAFE, Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie all’Estero, sostitutiva dell’imposta di bollo italiana.

Il quadro RW ha subito notevoli modifiche negli anni. Dal 1° Gennaio 2020, per esempio, con la Legge Bilancio 2020, l’ambito di applicazione dell’IVAFE è stato esteso anche ad altri soggetti residenti nel territorio dello Stato tra i quali le Società Semplici.

L’importo dell’IVAFE annuale sui libretti di risparmio e per ogni conto corrente estero, è pari a 34,20 e va rapportato alla quota e al periodo di possesso, ma tale imposta fissa non è dovuta qualora il valore medio di giacenza annuo sia inferiore a 5.000 euro.

Per quanto riguarda i conti correnti e i libretti di risparmio detenuti in Paesi diversi da quelli “collaborativi”, i cosiddetti “Paesi della Black List”, si deve indicare anche l’ammontare massimo che l’attività ha raggiunto nel corso del periodo d’imposta.

L’omessa o infedele compilazione del quadro RW è soggetta a una sanzione doppia nel caso in cui il conto corrente estero abbia sede in uno di questi Paesi dalla fiscalità opaca. Contattaci per avere una consulenza personalizzata sul tema.