Sole, mare e aliquote al 7%: il nuovo paradiso fiscale dei pensionati è la Grecia

Sole, mare e aliquote al 7%: il nuovo paradiso fiscale dei pensionati è la Grecia

Come vi avevamo anticipato in una precedente news nei mesi scorsi il Portogallo ha perso parte del suo potere di attrattiva come paradiso fiscale per i pensionati europei.

Questo perché ha messo in atto delle misure che diminuiscono il vantaggio fiscale, alzando l’aliquota al 10% e ha limitato i plus per chi percepisce gli assegni più alti.

Sicuramente questo cambiamento di rotta del Governo portoghese ha avuto un peso sulla decisione di Kyriakos Mitsotakis, primo ministro greco, di entrare in competizione con gli altri Paesi per attrarre gli “over” europei, varando un regime fiscale molto competitivo per i pensionati.

È di poche settimane fa la notizia che la Grecia si appresta a varare una legge che prevede un’aliquota unica sulle entrate da pensione del 7% per i cittadini comunitari che vorranno di trasferirsi nel Paese. La legge dovrebbe entrare in vigore dal 30 Settembre 2020 e prevede che il beneficio fiscale valga 10 anni ma che non sia esteso a chi è stato residente in Grecia per cinque anni negli ultimi sei.

Il prelievo fiscale avverrà una volta all’anno ma la data per la presentazione delle domande è ancora da definirsi.

I competitor storici della Grecia in questa operazione “attira pensionati” sono sicuramente il Portogallo, un paradiso fiscale che da anni propone agevolazioni speciali, ma anche Bulgaria, Tunisia e Romania. Sicuramente la Grecia presenta condizioni climatiche e culturali molto favorevoli e appealing per un’utenza italiana: sole, mare caldo, cultura millenaria. I sondaggi dicono infatti che in generale i pensionati europei sono disposti a valutare la meta del loro buen retiro non solo sulla base dei vantaggi fiscali, ma anche su clima, qualità di vita e sistema sanitario.

L’Italia resta indietro: è vero che una legge del 2018 ha introdotto un regime fiscale speciale per chi ha maturato una pensione all’estero, ma con limiti molto più alti rispetto ai Paesi concorrenti (il vantaggio fiscale è sempre del 7%, ma è limitato a cinque anni e poi c’è l’obbligo di residenza in un piccolo comune del Sud con meno di 20 mila abitanti).

L’Inps qualche anno fa lanciò l’allarme sull’esodo di pensionati italiani verso un paradiso fiscale con maggiori vantaggi: è di 1 miliardo di € la perdita di entrate fiscali per lo Stato italiano. Ma il nostro Paese non sembra essere corso ai ripari visto che la tassazione italiana sulle pensioni rimane tra le più alte in Europa: tra il 23% e il 43%,

Sarà dunque la Grecia il nuovo paradiso fiscale dei pensionati italiani? Contattaci per saperne di più.