In un precedente articolo vi abbiamo parlato dell’Ease of doing business index e di quanto questo parametro sia importante per tutti coloro che vogliono capire quale sia il Paese migliore per aprire una società all’estero.
Come abbiamo visto, sul podio ci sono Nuova Zelanda, Singapore e Hong Kong, Paesi molto lontani da noi, non solo geograficamente. Nella top ten invece troviamo anche nazioni europee, seppur non appartenenti all’eurozona: Danimarca (al 4° posto), Regno Unito (all’8° posto), Norvegia (in 9° posizione) e Svezia (in 10° posizione).
Vediamo nel dettaglio cosa ha permesso a questi Stati di essere considerati così adatti ad aprire una società o altre tipologie di business all’estero.
Danimarca
Il Paese ha saputo aggiudicarsi una quarta posizione introducendo varie misure che supportano l’avvio di un’impresa e la gestione delle procedure legali. Ha saputo inoltre migliorare la sua offerta alle società internazionali.
Grazie a queste iniziative, la Danimarca ha nuovamente conquistato l’oro europeo in questo indice della Banca Mondiale, classificandosi al 1° posto in Europa e al numero 4 nel mondo.
Norvegia
Per gli imprenditori alle prime armi che vogliono aprire una società all’estero, la Norvegia è sicuramente una delle opzioni più facili e sicure.
Il contesto aziendale generale del Paese è di grande aiuto: l’ambiente, la legislazione, le politiche governative e il clima sociale sono favorevoli al “fare impresa”. Negli anni queste condizioni hanno consentito l’avvio, l’operatività e l’espansione delle attività del settore privato.
Svezia
Ultimo ma non meno importante, il Paese si è classificato al 10° posto su 190 paesi soprattutto grazie alla sua velocità nel registrare una proprietà e risolvere le insolvenze.
Scendendo nella classifica troviamo molti altri Paesi europei, tra cui l’Italia che però, come abbiamo visto, occupa solo il 58° posto nella classifica. Ma è importante fare una precisazione: lo score valido per la composizione della classifica si riferisce a uno scenario di studio riferito alla più grande business city di ogni Paese (nel caso dell’Italia, si è presa come città campione Roma). Questo potrebbe in qualche modo inficiare la completezza dei dati raccolti. Per questo il rapporto è integrato con un approfondito studio sub-nazionale, che esamina anche l’ambiente business di altre città oltre a quella di riferimento.
Alcune curiosità emerse? A Milano e Ancona è molto facile avviare un’impresa, ma la burocrazia è molto lenta sul fronte proprietà immobiliari. Roma invece registra lo score migliore nella registrazione delle proprietà immobiliari, ma è il fanalino di coda per iniziare un business. Palermo, Reggio Calabria e Napoli mostrano difficoltà che si manifestano, soprattutto, in lunghissimi tempi di attesa.
Vorresti aprire una società all’estero ma non sai da dove iniziare? Affidati ai nostri consulenti: elaboreremo per te una panoramica dei vantaggi e degli scenari possibili a seconda delle tue necessità di business.