Con Base Erosion and Profit Shifting (BEPS) intendiamo quell’insieme di strategie che si possono mettere in atto per erodere la base imponibile (base erosion) sottraendola al fisco.
Il Profit shifting, cioè la traslazione dei profitti da Paesi ad alta imposizione verso i cosiddetti paradisi fiscali è, di fatto, una strategia che conduce all’erosione della base imponibile.
Negli ultimi anni la normativa europea ha iniziato a muoversi per cercare di contrastare questo fenomeno, anche sulla base degli input nati con il BEPS Project, varato dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).
La necessità di affrontare in modo organico la questione è emersa per la prima volta durante il Summit G20 del Giugno 2012, in Messico. In occasione del vertice è stato sancito l’impegno dei leader “to prevent base erosion and profit shifting”.
Poco dopo l’OCSE ha avuto un mandato esplicito e al G20 di Mosca del 2013 ha presentato un piano d’azione per affrontare il tema su scala internazionale.
Il G20 ha sostenuto fin da subito questo progetto, che è diventato un piano congiunto: G20 e OCSE hanno collaborato ai lavori tecnici in maniera paritaria.
Si è arrivati ai primi risultati concreti per il G20 di Lima. In questa occasione è stato reso noto un primo pacchetto di proposte, sono stati pubblicati i risultati finali dell’intero progetto e sono state fissate le premesse generali.
Da allora il BEPS Project è cresciuto e sono stati fatti molti passi avanti per contrastare il profit shifting verso i paradisi fiscali da parte delle imprese multinazionali. Si è lavorato per stabilire regole uniche e trasparenti, condivise a livello internazionale, e ci si è posti una serie di obiettivi da raggiungere. Ad esempio, ridare fiducia ai contribuenti sull’equità dei sistemi fiscali, assicurarsi che i profitti vengano tassati dove si svolge l’attività economica e garantire alle imprese di operare nelle stesse condizioni. Un altro proposito è quello di fornire ai governi degli strumenti per rendere più efficienti le politiche fiscali nazionali.
Il lavoro fatto basterà ad arginare il fenomeno dell’erosione dell’imponibile e la conseguente crescita dei paradisi fiscali?
Gli esperti evidenziano delle domande a cui il progetto non dà ancora risposte concrete. Per esempio: a quali imprese le nuove regole fiscali dovrebbero essere applicate? Qual è il tasso d’imposizione minimo previsto?
Regna confusione anche nell’ambito del processo che dovrebbe permettere agli Stati di realizzare una tassazione comune. Gli Stati saranno disposti concretamente a rinunciare definitivamente alle loro rispettive imposte digitali? Le regole di tassazione minima divergenti degli USA saranno accettate?
Indubbiamente i cosiddetti tax heaven rappresentano un interesse per moltissime imprese, grazie ai numerosi vantaggi che offrono. Vorresti approfondire le possibilità di business all’interno dei paradisi fiscali? Contattaci, saremo lieti di fornirti una consulenza personalizzata.