In un articolo precedente vi avevamo parlato delle Scottish Limited Partnerships e di come esse siano talvolta usate come “shell companies”, cioè società di comodo, spesso costituite presso un paradiso fiscale offshore. Ma cosa sono nel dettaglio le shell corporations? Sono illegali? Come operano?
Cominciamo col dire che esse sono delle società senza uffici né dipendenti, nessuna (o poca) produzione, nessuna (o poca) presenza fisica nello Stato membro di registrazione. Tuttavia, esse possono avere un conto bancario, detenere investimenti passivi o essere il proprietario registrato di beni.
Ma le shell companies non sono di per sé illegali e non sono sinonimo di “paradiso fiscale”: alzi, si prestano a molteplici scopi legittimi.
Possono, ad esempio, agire come trustee di un trust e non intraprendere altre attività per proprio conto.
Questo tipo di società limita le responsabilità del trustee, per questo si può formare attorno a una partnership, in modo da garantire responsabilità limitata ai partner o immunizzare una parte dell’azienda dai rischi di un’altra parte.
Inoltre, le società di comodo possono essere utilizzate per trasferire attività da un’organizzazione a una nuova, lasciando le passività nella società precedente.
Tuttavia aspetti come anonimato, elusione della direttiva sul distacco dei lavoratori e abuso dei trattati, possono essere utilizzati in modo improprio e quindi generare gravi rischi di evasione fiscale e riciclaggio di denaro, diventando elementi fondamentali della cosiddetta underground economy (l’economia sommersa), che trova sede stabile in qualche paradiso fiscale.
I tipici Paesi di domicilio delle società di comodo possono essere centri offshore Europei (Irlanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Svizzera), oltreoceano (Bahamas, Barbados, Bermuda, Isole Cayman, Isole Vergini, Panama) oppure asiatici (Hong Kong, Singapore).
Negli USA, ad esempio, le società anonime sono legali in tutti gli stati e Delaware, Nevada e Wyoming offrono regimi fiscali molto vantaggiosi.
Nell’Aprile 2018, la commissione speciale del Parlamento europeo sui reati finanziari, l’evasione e l’elusione fiscale ha commissionato al servizio di ricerca del Parlamento europeo uno studio sulle società di comodo nell’Unione Europea, la cui principale caratteristica comune è l’assenza di attività economica reale nello Stato membro di registrazione.
Lo studio mira a contribuire a una migliore la comprensione del fenomeno delle società di comodo e il loro legame con un qualche paradiso fiscale cercando di stimare l’incidenza di tali società. Vengono inoltre illustrati i principali rischi associati alle società di comodo e le attuali politiche volte a mitigare i rischi individuati.
Ne è emerso che l’uso improprio e diffuso delle società di comodo ha un impatto sull’economia e sulla società nel suo complesso, con conseguenze economiche, di sicurezza e sociali. Ciò può influire negativamente sul PIL (per esempio con la perdita di gettito fiscale), o portare alla perdita di produttività o alla concorrenza sleale. Un’altra conseguenza potrebbe essere l’aumento delle disuguaglianze e la diminuzione della fiducia nelle istituzioni pubbliche.
Negli ultimi anni l’Unione Europea ha adottato una serie di politiche e normative con l’obiettivo di affrontare i problemi di elusione fiscale, evasione fiscale, riciclaggio di denaro e abuso dei diritti sociali di cui sopra. Tuttavia si tratta di mosse recenti e molte delle disposizioni normative contenute nella legislazione dell’UE devono ancora produrre i loro effetti completi, o addirittura entrare in vigore.
Se ti interessa saperne di più sulla costituzione di una shell company in un paradiso fiscale? Siamo sempre a tua disposizione per chiarimenti, chiedici una consulenza.