I paradisi fiscali in Europa si spostano sempre più a est. Da Sofia a Budapest, si fa strada un nuovo modello di sviluppo che si basa su basse aliquote fiscali per le imprese (praticamente zero per i grandi gruppi esteri), pressione fiscale in aumento per i residenti e salari in diminuzione.
Per bilanciare la bassa imposizione fiscale su imprese e persone fisiche, Paesi come l’Ungheria scelgono di aumentare le imposte sui consumi.
Un quadro di questi nuovi paradisi fiscali dell’Europa centro-orientale si è profilato in un rapporto di Finance Uncovered. Questa organizzazione non governativa indipendente nel 2018 ha analizzato ed evidenziato il trattamento fiscale d’eccezione riservato ai primi dieci gruppi nel suo Paese. Essi pagano infatti un’aliquota dello 0,2% su ricavi aggregati ma riescono comunque a risultare creditori netti dello Stato. L’Ungheria si sta imponendo agli occhi del mondo come il grande paradiso fiscale dell’Europa dell’est per le multinazionali, con un reticolo di deduzioni, detrazioni e trasferimenti di profitti che permette ai grandi gruppi di pagare aliquote risibili.
Ma non sono solo le multinazionali a trovare in Ungheria un trattamento degno dei migliori paradisi fiscali in Europa. Ci sono agevolazioni anche per le piccole e medie imprese, con costi di gestione assai minori rispetto ad altri Paesi a fiscalità agevolata. E l’interesse da parte delle aziende italiane non si è fatto attendere. Infatti, ogni giorno in Ungheria nasce una società a capitale italiano, soprattutto attività commerciali all’ingrosso e al dettaglio, attività immobiliari, manifatturiere e professionali. L’apertura di una società in questo Paese è un processo fluido, agevolato da uno Stato che ha potenziando le infrastrutture sul territorio e ha cambiato la normativa a favore di questi investimenti.
Le agevolazioni per chi decide di spostare qui il proprio business sono infatti moltissime. In Ungheria non sono infatti previste ritenute alla fonte sui pagamenti di dividendi, interessi e royalty in uscita. Inoltre, negli ultimi 20 anni, l’aliquota fiscale sul reddito d’impresa si è letteralmente dimezzata.
Molti i vantaggi per chi investe sulla ricerca (in questo caso l’aliquota fiscale si riduce ulteriormente) o per i pensionati. Per questi ultimi la legislazione ungherese offre un regime fiscale molto favorevole, con una flat tax al 15%.
Al fine di favorire ulteriormente gli investitori stranieri, la normativa del Paese prevede un particolare regime fiscale per le Hungarian Offshore Company (Hoc) con una tassazione fissa nella misura del 3% del reddito di impresa.
Queste e molte altre iniziative fanno dell’Ungheria uno dei paradisi fiscali in Europa più favorevoli per la costituzione di una società. Con il supporto dei nostri esperti, che offrono anche un servizio assistenza in loco, puoi valutare la miglior soluzione per far crescere o salvaguardare il tuo business. Contattaci per saperne di più.