La Repubblica della Georgia è un’economia in ascesa, che si è lasciata alle spalle un passato di dittatura sovietica e travagli politici per aprirsi, finalmente, agli investimenti esteri e affacciarsi al mercato finanziario internazionale. Può essere il Paese adatto all’apertura di una società offshore? La risposta è sì.
Questo Paese, infatti, è senza dubbio incredibilmente competitivo da un punto di vista fiscale. Per cominciare, l’imposta sul reddito personale è del 20%, ma è nulla se l’entrata proviene dall’estero. In Georgia inoltre vige la flat tax al 20% per le persone fisiche. Questi numeri sono senza dubbio indicativi della competitività fiscale di questo Paese, ma i più grandi vantaggi sono per le imprese.
Tanto per cominciare l’imposta sul reddito delle società è del 15% e l’imposta fondiaria non supera l’1%. Importare beni e merci ha un’imposta variabile, che può essere dello 0%, del 5% o, al massimo, del 12% e, oltre a ciò, non sono previste imposte sulla busta paga.
Già solo questo sarebbe sufficiente a convincersi ad aprire una società offshore, ma non è ancora tutto.
La Georgia, infatti, presenta ben quattro Free Zone Industriali (FIZs), ossia delle zone franche, regolate da norme volte a sostenere il business, grazie a un regime doganale e fiscale ancora più vantaggioso. Si trovano in tre importanti città: Poti, Kutaisi, Tbilisi.
Per questi e altri motivi, questo Paese affacciato sul Mar Nero si rivela adatto alle esigenze di chiunque: dall’imprenditore al privato cittadino, che desidera difendere il propri beni e il proprio patrimonio. Numerosi uomini e donne d’affari e consulenti fiscali hanno già scelto la Georgia per la propria attività estera o la tutela del proprio patrimonio.
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