Prima di aprire il tuo conto offshore, devi sapere che i paradisi fiscali non sono tutti uguali. In questo momento, il rischio che i tuoi ricavi su conti correnti aperti all’estero siano segnalati è più probabile in alcuni paesi rispetto ad altri.
Di seguito, la lista di paesi che inizieranno a condividere informazioni anche su società con ricavi derivanti da beni e servizi intangibili (per esempio, le attività collegate al web e alle royalties da copyright):
- Anguilla;
- Bahamas;
- Bahrain;
- Barbados;
- Bermuda;
- Isole Vergini britanniche;
- Isole Cayman;
- Guernsey;
- Isola di Man;
- Jersey;
- Isole Turks e Caicos;
- Emirati Arabi Uniti.
La svolta è parte del processo di avvicinamento di queste realtà al quadro di trasparenza e cooperazione in materia fiscale dell’OCSE. Quasi il 50 per cento dei ricavi segnalati su un conto offshore derivano infatti da guadagni ottenuti attraverso l’erogazione e la distribuzione di beni e servizi intangibili.
Una tale condivisione di informazioni non rispetta la privacy su ricavi e dati di bilancio delle società che hanno la loro residenza fiscale in questi stati.
E dunque, quali sono i paesi in cui è più sicuro aprire il proprio conto corrente estero?
Per avere una garanzia del rispetto della tutela dei tuoi dati puoi scegliere le Seychelles, che ti offrono la possibilità di scegliere tra tre diversi tipi di società offshore: la International Business Company (IBC), le Aziende a licenza speciale (CSL) e la Limited Partnership (LP).
Se vuoi scegliere un paese europeo, la Lettonia possiede banche locali davvero ben consolidate a livello internazionale e offre alcuni importanti incentivi agli investimenti come, per esempio, i crediti d’imposta per i progetti di investimento di capitale.
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