Tra i paradisi fiscali in Europa troviamo anche San Marino, collocato nei pressi dell’Emilia-Romagna, è contraddistinto dal fatto che mette a disposizione tutta una serie di strumenti ideali per sostenere l’imprenditoria, permettendo un’ottimizzazione del carico fiscale non indifferente, soprattutto per le start-up che decidono di investire in questo piccolo territorio europeo.
La piccola Repubblica, indipendente da oltre sette secoli, ha realizzato un insieme di normative che favoriscono l’attività imprenditoriale internazionale, anche grazie all’utilizzo delle società sammarinesi, le quali garantiscono un livello contenuto di imposizione fiscale, nonché la possibilità di usufruire di un buon livello di anonimato grazie alle società anonime.
San Marino ha adottato quale moneta ufficiale l’Euro e, grazie ai passi avanti compiuti in materia di cooperazione sulle questioni fiscali e sottoscrivendo nuove convenzioni contro le doppie imposizioni per consentire uno scambio di informazioni, si pone come alternativa interessante a tante altre giurisdizioni competitive.
Non figurando più tra le Nazioni iscritte nella black list italiana, San Marino permette di svolgere un’attività commerciale senza particolari intralci con un interscambio non contraddistinto dalla presenza di ostacoli burocratici. Di conseguenza, la compilazione di documentazione a corredo delle fatture ricevute da fornitori che abbiano la loro sede all’interno del piccolo Stato, risulta molto più rapida.
Le novità fiscali hanno permesso alla Repubblica di attirare sul suo territorio le start-up, libere dalle complicazioni della burocrazia nella gestione dei rapporti economici con l’Italia, archiviando una volta per tutte l’epoca dello scudo fiscale con tutte le complicazioni correlate, soprattutto per gli abusi in rapporto alle attività finalizzate all’evasione fiscale.