Apri una
società in Ungheria (EU)
con VAT a soli 6.500 €
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Apri una società in Ungheria.
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Il Parlamento Europeo ha affermato che “l’Ungheria ha i tratti di un paradiso fiscale” e i numeri sembrano dimostrarlo.
Negli ultimi due decenni, l’aliquota fiscale sul reddito d’impresa si è letteralmente dimezzata dal 18% al 9%. Basterebbero questi dati per dare evidenza delle agevolazioni previste per chi decide di spostare qui il proprio business, ma c’è di più.
In Ungheria non sono previste ritenute alla fonte sui pagamenti di dividendi, interessi e royalty in uscita. Ciò significa che una società con sede in questo Paese può in modo lecito sottrarre tali pagamenti dall’imposizione del fisco, nel caso in cui questi non siano tassati nella giurisdizione di riscossione.
Secondo un’inchiesta svolta nel 2019 da “Il Sole 24 Ore”, ogni giorno in Ungheria nasce una società a capitale italiano e nella maggior parte dei casi si tratta di attività commerciali all’ingrosso o al dettaglio.
Offriamo assistenza alle imprese italiane che si affacciano per la prima volta sul mercato ungherese, con servizi che spaziano dalla finanza alla consulenza.
L’apertura di una società in questo paradiso fiscale diventa quindi un processo ancora più fluido, anche grazie al contributo che lo Stato ha dato negli ultimi anni potenziando le infrastrutture sul territorio.
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Ulteriori vantaggi si possono ottenere investendo sulla ricerca, in questo caso l’aliquota fiscale si riduce ulteriormente fino al 4,5%, chiaro segnale della volontà dell’Ungheria di affermarsi come nuovo polo nel know-how fin-tech.
In sostanza, il Paese si conferma una delle destinazioni più attrattive all’interno dell’Unione Europea per le piccole-medie imprese, ma anche per le multinazionali: solo i Paesi del Benelux (Paesi Bassi, Lussemburgo e Belgio) offrono agevolazioni di questa portata ma i costi di gestione sono 6 volte maggiori. Per alcuni è concorrenza sleale, ma l’assenza di un comune sistema fiscale a livello europeo permette di agire nel rispetto delle norme senza cadere in reati di evasione
Non dimentichiamo i vantaggi per i pensionati! La legislazione ungherese offre infatti un regime fiscale più favorevole di quello italiano, con una flat tax al 15% e un costo della vita poco elevato. È questo il motivo per cui in molti hanno deciso di trasferire la propria residenza in questo paradiso fiscale dopo il pensionamento. Unico possibile ostacolo? Le barriere culturali e linguistiche. Ma con il supporto dei nostri ESPERTI, che parlano perfettamente l’italiano, tutto diventa più semplice. Offriamo servizio assistenza in loco.
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La normativa ungherese non prevede un regime fiscale particolare per i gruppi di società.
Al fine di favorire l’impiego di capitale estero, la normativa prevede un particolare regime fiscale per le Hungarian Off-Shore Company (Hoc) che consiste in una tassazione fissa del 3% del reddito di impresa.
Una Hungarian Off-Shore Company può assumere:
Per beneficiare di tale regime, una Hoc deve necessariamente soddisfare determinati requisiti:
Le Hoc, inoltre, possono beneficiare delle numerose convenzioni che l’Ungheria ha stipulato con altri Paesi al fine di ridurre il fenomeno della doppia imposizione fiscale. In molti casi e in virtù di tali convenzioni, è possibile non applicare ritenuta alla fonte alla corresponsione di interessi e royalties.
Infine, i servizi resi al di fuori da una Hoc al di fuori del territorio ungherese e a favore di soggetti non residenti, sono considerati fuori del campo di applicazione dell’imposta sul valore aggiunto.